Wednesday, March 26, 2008

Rain man


OK, I support this "changing language every 6 months" stuff.
Even because I got enough negative comments (i.e. one more than mine) about my writing style, said to be too heavy, so it's time to use a (to me) less known parlance.

Speaking about people who talk with languages they don't know about Countries they don't belong to (but still willing to bug) at my arrival back in Amsterdam I received in my mailbox all the necessary for voting for the elections at the European electoral district.

I therefore discovered that we Italians in Europe have the privilege (just for us) to vote for the sabaudo movement Values and Future ("Valori e Futuro") held by that handsome guy of Emanuele Filiberto.

First, some of the candidates (as they appear on the electoral list) are DI SAVOIA EMANUELE FILIBERTO, detto EMANUELE FILIBERTO (he he), BARRESI LUCIO (involved in the Italian scandal Vallettopoli) and BENNARDO FRANCO, detto ZIO FRANK (???); while one of the partners in this project is Enrico Giuliano, one of the Italians in the black list of people having a bank account in Liechtenstein and under investigation for fraud ("Truffa ai danni dello Stato").
Then, some quotes from the program:
Nel 2003 ho finalmente avuto la possibilità di rientrare in Italia: è stato per me un momento di immensa gioia! Dopo alcuni anni trascorsi a scoprire la mia Patria, e ad ascoltare i miei concittadini, mi sono reso conto che gli italiani vivono in una situazione di grave crisi economica e sociale. [...] In questo momento di estrema difficoltà per la mia amata Patria ho sentito forte il dovere di impegnarmi in prima persona per portare avanti questo mio progetto che si fonda sui miei forti ideali, tramandati in Casa Savoia per mille anni e, su un approfondito studio.
Per questo mi candido alla Camera dei Deputati.
Lo farò dalla Circoscrizione Estera Europa perché sono ancora residente in Svizzera e perché per più di trent’anni sono stato costretto ad essere un italiano all’estero. Conosco quindi le problematiche che i nostri concittadini residente fuori dalla Patria devono affrontare ed ho preparato un programma apposito che si inserisce nel più generale progetto che Valori e Futuro ha per l’Italia.

Really touching...

Sunday, March 23, 2008

Double Dutch: Dutch lessons for buitenlanders. Les 1


I will write in English. I'm not saying that the new official language is English, because it isn't, but that I'm just going to write in English.
As a first lesson I will only give you an introduction on its history, because can give a hint of what you may face if you want to learn Dutch…
Dutch is a germanic language spoken by around 24 million people. Which is not that bad. The trick is that these people are mainly only in the Netherlands, Belgium or Suriname. You can still find some Dutch speaking person somewhere in the ex colonies. If you can speak Dutch, you can probably understand and being understood by people of South Africa or Namibia, where the Afrikaans is spoken. The majority of the dialect spoken in Belgium are referred as Flemish, and this term is often used in contradistinction to Hollander. This contradistinction has been very important for a while regarding the orthograph…
You may think that the Dutch pronunciation is difficult... but that's only because you have no clue how to spell the words. Because in fact, the spelling is more difficult then the pronunciation. The main reason for that is that once you know the pronunciation rules, you can read practically everything. On the other hand, there is no a unique way to spell a single sound, but you can write in different ways the same pronounced sound.
It was only with the strenght of the revolutionary ideas of the French Revolutions that, while all the other countries were fighting for thei freedom, in the Netherlands Matthijs Siegenbeek, a professor at Leiden was officially asked in 1801 to draw up a uniform spelling. It's thanks to this smart one that now we are stucked with the ij (called lange ij (long y) as distinct from the identically pronounced ei, called korte ei (short ei)). Maybe is because of this that Siegenbeek's spelling never achieved real popularity. In particular the poet Willem Bilderdijk fought against it, largely out of personal spite.
After a while, they decided that writing a dictionary may have been a nice idea (the first Italian Dictionary has been published in 1612), but they couldn't really find a uniform decision about the spelling. In 1863 Te Winkel managed to find a new spelling, and published the results in De grondbeginselen der Nederlandsche spelling. Ontwerp der spelling voor het aanstaande Nederlandsch Woordenboek (The foundations of Dutch spelling. Project for the spelling of the forthcoming Dutch Dictionary). You can say everything, but not that the Dutch are not optimists…
Nevertheless, there was not much satisfaction, and in 1891 R.A. Kollewijn produced an article Onze lastige spelling. Een voorstel tot vereenvoudiging (Our awkward spelling: a proposal for simplification). In 1916 a Dutch commission looked into the possibility of a compromise. This gradually led to adaptations: on 1 September 1934 the minister for Education, Marchant, accepted most of Kollewijn’s proposals. But at that point the Netherlands and Belgium had still a different spelling, so a Flemish-Dutch committee compiled a vocabulary which was published in 1954 in a green volume entitled “Woordenlijst van de Nederlandse taal” (Vocabulary of the Dutch language), which became known as “het Groene Boekje” (the Green Booklet).
In the 1980 the Nederlandse Taalunie has been formed and in the 1994 issued a new spelling decree. They also decided that the spelling should be revised every ten years (???), so the 15th October 2005 this revision has been applied and new spelling rules decided.

My main goal will be in few years from now to convince the Dutch to spell the Dutch with Italian rules....

Sunday, March 16, 2008

Hermes Psychopompos e la libertà di parola


(ovvero: il dio greco delle seghe mentali oggi affronta la spinosa questione della libertà d'espressione.)
Ultimamente sentivo delle voci nella mia testa (tipo questionario dei 3 giorni) che mi chiedevano: "oh Ermes, perché non rendi partecipe il mondo delle tue impressioni sull'affare Wilders?". Detto fatto!
(E le voci nella testa: "Eravamo ironiche!")

Il fatto: da un paio di mesi quel bell'ometto di Geert Wilders, deputato nederlandese del partito di destra del PVV (Partij voor de Vrijheid, il Partito della Libertà, sic), già deputato per il VVD (Volkspartij voor Vrijheid en Democratie, il Partito del Popolo della Libertà e della Democrazia, sic2), sta minacciando la pubblicazione di un fantomatico documentario dal titolo Fitna che mostrerebbe come alcuni precetti "estremi" del Corano vengano tutt'oggi applicati nel mondo. Il suo scopo dichiarato è quello di cavalcare l'onda del razzismo crescente verso gli arabi per arrivare a bandire il Corano dalle librerie olandesi in quanto "anticostituzionale" (la stessa sorte riguarda oggi solo il Mein Kampf. Ebbene si: qui se non sei uno storico teoricamente non puoi possedere il libro di Hitler).
Ovviemante le reazioni del mondo islamico a questa provocazione non si sono fatte attendere e il governo è abbastanza preoccupato di possibili ripercussioni e violenze contro cittadini nederlandesi.

Il commento: l'olanda viene considerata, a volte in maniera stereotipata ma spesso a ragione (nel bene e nel male), il paese della libertà di parola e d'azione, il paese dove tutti (omosessuali, anziani, studenti, pedofili, italiani o una combinazione lineare dei precedenti) possono dire la loro. Questo atteggiamento di dialogo estremo viene spinto dalla società stessa (come citavo da Nooteboom ieri: "In Olanda abbiamo una tradizione di fortissimo contrasto polemico, che molti hanno difficoltà a capire. Van Gogh, poi, era un provocatore a oltranza. Anche Fortuyn era un uomo molto teatrale.") e a volte non viene compreso e assimilato nel resto del mondo.

C'è un bell'articolo di Claudio Magris in cui egli racconta di una Fiera della Tolleranza a cui ha assistito nel 2001 a L'Aia, una sorta di Hyde Park olandese dove tutti esprimevano il loro credo e le loro idee. La prima impressione è stata una "sensazione esaltante di tolleranza e libertà" che poi ha lasciato spazio ad un inquietante sensazione di oppressione e asfissia (e se, "accanto agli stand degli antirazzisti, spuntassero quelli dei nazisti o dei fan di Mengele?").
Alla grande frase di Voltaire, che diceva di essere pronto a battersi fino alla morte per garantire la libertà di manifestare anche le opinioni contro cui egli si batteva a morte, faveca eco...quella battuta che parla di un tale così passionalmente tollerante da essere pronto a mettere al muro tutti gli intolleranti.
Come si risolve?
Forse, come dice Ele, accettando le idee e la parola di tutti fintanto che queste non causano danno al prossimo.
E forse, di fronte ad un mondo non pronto al dialogo assoluto, gli olandesi potrebbero mettere qualche volta da parte la loro vena polemica, specie quando l'oggetto di questa supera i confini nazionali.

Friday, March 14, 2008

Corso di Nederlandse keuken per Italiani.
Parte terza: lo spuntino di mezzanotte (1).


Passiamo ora a scoprire cosa si gusta nelle Parti Basse di notte.
Una specialità molto diffusa tra gli abitanti di Amsterdam è la bittere pil, traducibile in italiano come boccone amaro. Piatto povero, tipico delle tradizioni culinarie dei paesi mediterranei (le cui popolazioni, una volta trasferitesi in Olanda, trovano difficoltà ad adattarsi alle kroketten e vivono una celata resistenza da parte degli autoctoni), la bittere pil viene servita lungo tutte le strade della periferia, ma a volte si può trovare inaspettatamente anche nel centro o nei quartieri residenziali.
Particolarmente leccardi di bittere pillen sono gli stranieri (turisti o residenti riconoscibili facilmente dalle targhe non gialle dell'automobile), in particolare tedeschi a causa della proverbiale incompatibilità e insofferenza tra i due popoli.

Errore tipico di questi foresti è considerare la cucina fusion-nederlandese affidabile e priva di sorprese. Invece, accanto ad un'apparenza frugale e di apertura verso nuovi sapori e colori, la Nederlandse keuken si rivela (al pari delle altre cucine, del resto) molto conservatrice e tradizionalista (da cui l'impressione di amarezza dovuta ad un'eccessiva fiducia iniziale). Questo ha generato, specie negli ultimi anni, una maggior rigidità nei rapporti eno-gastronomici tra indigeni e immigrati che porta questi ultimi a trovare una difficile integrazione nella società. Tale situazione spesso degenera in un'insofferenza, a volte vandalica, verso cucine di più nuova importazione.

Per digerire le bittere pillen è possibile far ricorso a uno dei numerosi specialisti che abbondano da queste parti proprio in relazione al diffondersi delle pillen stesse.

Cmq Cees Nooteboom risponde così a chi gli chiede se sia l'Olanda il paradiso perduto di cui scrive:
Non direi. Se mai è stata un Paradiso, lo è ancora. Continuiamo ad avere buone leggi d’avanguardia, e anche i più conservatori non intendono certo perderle. E non sono la caricatura che se ne fa talvolta all’estero: l’eutanasia, per esempio, non è certo una passeggiata, lo stesso vale per l’aborto. Siamo un piccolo Paese molto popolato, senza la “campagna profonda”, il ventre molle. Siamo come una grande concentrazione metropolitana, il che vuol dire dinamismo, libertà, idee avanzate.

Thursday, March 06, 2008

Apokolokyntosis (dehydrated)


Previously on Apokolokyntosis (I, II & III):
risvegliatasi su un'isola deserta l'ex soubrette di Buona Domenica scopre di aver acquisito un superpotere: la capacità di parlare di cose che non conosce. Ma una potenza oscura si rivela controllarne i movimenti e muoverne la bocca, inducendola ad un carteggio funambolico con un premio Nobel in fisica allo scopo di sovvertire l'ordine nella galassia (e nel Modello Standard).

Episodio 4: Dehydrated
OK, quattro giorni fa ho finalmente capito cosa cercava di farfugliare la Carlucci sotto l'effetto della droga dei Boschi. E l'altro ieri lei stessa ha cercato di spiegarlo con parole (e grammatica) sue con un nuovo post.
(Da notare che ho decifrato quello che la Gabry voleva dire 2 giorni prima di lei, il che mi pone ben avanti nella scala evolutiva, no?)

Comunque sia, nel penultimo post la nostra (e sua) eroina analizzava approfonditamente ("Praticamente il Prof. Maiani ha confuso una cosa che pesa 3 e non ha carica elettrica con una che pesa 30 e ha carica elettrica!") un articolo del 20 Novembre 1974 dal titolo "Is the 3104MeV Vector Meson the psi - Charm or the W0?" in cui gli autori (Altarelli, Cabibbo, Petronzio, Maiani e Parisi) espongono le loro ragioni (fenomenologicamente corrette) nel ritenere che la nuova particella appena scoperta 9 giorni prima (a cui verrà dato nome J/ψ) venga meglio descritta come mediatore neutro delle correnti deboli neutre che non come stato legato di due quarks charm. Il post della Carlucci è molto divertente e commovente nella sua stupidità; consiglio di guardare anche le parti sottolineate a mo' di lettera anonima nell'articolo.

Il j'accuse della Carluccia è quindi: com'è che Maiani, che nel '70 assieme a Glashow e Iliopoulos aveva previsto l'esistenza del quarto quark charm (meccanismo G.I.M.), quando se lo trova di fronte 4 anni dopo (sottoforma di stato legato charm-anticharm) non lo riconosce a vista salutandolo da buon amico, e invece lo scambia per un altro?

La soubrette risponde che non aveva capito la sua teoria ed essendo inoltre un ateo comunista non merita il CNR, la fisica dice che per descrivere la J/ψ (la particella piú fastidiosa della storia, vista la sua anomala vita media: 1000 volte maggiore del previsto) subito dopo la scoperta sono stati prodotti 8 articoli con 8 spiegazioni differenti (2 di questi scritti da altrettanti premi Nobel), 7 delle quali saranno ovviamente sbagliate.

Capita.

Non paga però la Gabry attacca di nuovo Maiani ("Di fronte abbiamo Maiani, un gran figlio di una ballerina che fa la scienza.") e incensa la Moratti e Zichichi.
Le risponde Giorgio Parisi in maniera molto simpatica:
RITORNO AL FUTURO IV.
Un’articolo del 1974 avrebbe impedito a Zichichi di aver avuto i finanziamenti nel 1972 (o forse anche prima)! Saremmo stati quasi bravi come Boschi, che nel 1971 decise di fare il geofisico a causa del terremoto dell’Irpinia del 1980.
IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SCOMPARSO.
L’articolo del 1974 non e’ mai scomparso dai data base digitali in quanto non è mai stato inserito: nel 1974 i data base digitali non esistevano! Ovviamente l’articolo si trova citato con il titolo e gli autori su Google Scholar, quindi non è un grande scoop cercarlo nelle biblioteche.
VERBALI, VERBALI, VERBALI
Ripeto ad nauseam. Come comitato di consulenza non abbiamo fatto verbali formali per l’ottima ragione che non serviva farli essendo un comitato informale. Solo un masochista produrrebbe verbali senza necessità. In ogni caso penso che il comitato di consulenza fosse abbastanza esperto per scrivere verbali resistenti ad un ricorso al TAR.
BALLERINE E BALLERINI
Io non ci vedo niente di male a fare la ballerina.
Io per esempio faccio parte di un gruppo di danze greche, Kenneth Wilson è un appassionato di danze etniche, Feynmann suonava per un gruppo di samba per il carnevale di Rio. (Loro hanno preso il Nobel, io no, peccato!)

Monday, March 03, 2008

Vinici e theremins

(aka "prevedo che stiamo per riempirci la casa con una nuova scovaza")

Lo scorso mercoledì siamo finiti ad un concerto del sempre ottimo Vinicio Capossela ad Amsterdam. Sala piccolina, atmosfera da jazz club, 2 ore di ottima musica. Tutto perfetto. Ma sopratutto...

Ma sopratutto tra la sua band era presente tale Vincenzo Vasi (in foto), polistrumentista sardo (e belluomo) che tra le altre robe suonava il theremin. Colpo di fulmine!
Il theremin è stato il primo strumento completamente elettronico. Inventato nel 1919 dal fisico e inventore russo Léon Theremin lo strumento consta di due antenne radio appoggiate perpendicolarmente su un contenitore che ne contiene l'elettronica. Senza dilungarmi troppo sul funzionamento fisico dell'aggeggio (più che altro per non venir sbrumato da donna Carlucci, e che cmq si può leggere qui), lo scopo è fondamentalmente quello di mudulare con le mani la frequenza delle onde elettromagnetiche tra le antenne ed emettere suoni per battimento.

L'effetto è un suono vibrato, glissato e tremolante, spesso associato in TV all'apparizione di alieni (Mars Attacks!) o fantasmi (Scooby Doo).
La cosa affascinante è che il musicista sembra suonare muovendo le mani nell'aria, dirigendo con i movimenti delle mani il suono dello strumento (Clara Rockmore, la prima suonatrice di theremin, e Lydia Kavina).
Secondo me la grazia con cui si suona questo strumento è commovente.

E visto che per ogni bel momento della vita c'è sempre una pubblicità olandese di una birra a siglarlo, ecco qua questo capolavoro del cinema con sottofondo di theremin (vale veramente la pena).

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