Sunday, November 12, 2006

Viaggio nell'Empire State VIII

Week end pieno di speranze questo.
Giovedi` son riuscito a farmi offrire pranzo e cena per il mio compleanno, anche se l'ora della cena fa pensare piu` ad un tardo pranzo (ritrovo IN RISTORANTE alle 17:30, cena e ritorno a casa per le 19:15, giusto in tempo per far niente... a parte guardar partite dell'NBA in tv).
Venerdi` il laboratorio era chiuso per l'anticipo della festa nazionale del giorno dei veterani (che cadeva di sabato); tuttavia per generosa concessione del mio capo son dovuto andare a lavorare lo stesso (i tempi stringono e il nostro rivelatore deve esser pronto per l'8 dicembre, data della chiusura del tunnel dell'acceleratore) da mattina a sera.
Sabato invece son riuscito ad andare a New York. Siamo stati al Met (The Metropolitan Museum of Art) e finalmente non mi son trovato di fronte a mostre speciali di Lucio Fontana; poi a sera ho convinto gli altri ad andare ad un musical. Sono un genio. Si grazie lo so.
Poi verso le due di notte ci siamo perso nei sobborghi di Brooklyn cercando "la camminata panoramica" e abbiamo attraversato (a 60 miglia all'ora) il vecchio porto, la zona delle vecchie montagne russe e il quartiere povero (la zona delle montagne russe e` oro in confronto). Interessante.
Oggi invece l'idea era di andare a Montauk, il capo orientale di Long Island, ma il tempo inclemente (o clemente, come mastella) per cui sono a casa.

Non mi sembra sia successo niente altro; Jim e` partito per il Texas (peace + greace a lui) e a me aspetta ancora un mese di Upton...
Alla prossima

Auguri a zio j!

4 comments:

Anonymous said...

ma ste lavorando allo stargate?
a quando le foto dall'egitto?

Anonymous said...

come iera sto musical alla fine?
blake?
musicar i nazisti?

mz

Anonymous said...

a proposito de party gay:
stanotte go sognà che mi e la gaia andavimo a new york con un motoscafo per soli 50 eul... rivadi te ne ga fat far un tour insieme a altra gente e ta una specie de porto vemo magnà una pizza al taglio... invece de "pizza new" iera "pizza blu"... e el tipo della pizzeria se lamentava in piena del suo lavor... ti te ga volù che sercassimo la pizza "keciup e vin" mi e "crauti" la gaia...
dopo semo tornadi a li che te stavi e iera pien de souvenir della cina che te dovevi montar (tipo fabbrica) per lavor, o per portarli a casa, no se capiva ben...
e per sbaglio disfavimo tut e te se incazzavi
la parte più bella (?) (e più realistica magari) iera che te parlavi in inglese pronunciando le parole inglesi all'italiana, cusì come se scrivi

mz

Eleonora said...

Fortuna sul computer si può togliere l'audio!

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