Tuesday, October 28, 2008

Francesco Cossiga on Democracy in Italy


On Thursday, October 23rd, commenting over S.Berlusconi's intimidation (denied righ after by he himself) to use police force against university demontrators in Italy, former President of the Italian Republic (and currently lifetime senator) Francesco Cossiga stated the following on an interview (here the original text):

President Cossiga, do you think that Berlusconi has gone too far in threatening the use of State force against the students?
That depends, if he believes he is the Prime Minister of a strong State then no, he was right. But as Italy is a weak State, as the opposition is no longer the rock-like PCI (Italian Communist Party, which changed name and broke up in 1991) but the evanescent PD (Democratic Party, led by Walter Veltroni, formed in 2007 from the remains of the old PCI together with other centre-left forces), I'm afraid that his words will not be followed by action and that Berlusconi will just end up with egg on his face.
What should happen now?
At this point, Maroni (Roberto Maroni (Lega Nord), current Home Minister) should do what I did when I was Home Secretary.
What's that?
Firstly, forget the high-school students... can you imagine what would happen if a 10-year-old kid got killed or seriously injured...
Instead, the university students?
Let them get on with it. Withdraw the police from the streets and the universities, infiltrate the movement with agents provocateurs ready for anything, and allow the demonstrators to run loose for a week or so, devastating shops, setting cars on fire and causing havoc in the streets.
Then what? Then, with public opinion on your side, the sound of ambulance sirens should drown out the sirens of police and carabinieri cars.
In the sense that...
In the sense that the forces of law and order should massacre the demonstrators without pity and send them all to hospital. Not arrest them - the magistrates would set them free straight away in any event... beat them bloody and beat the teachers storring them up bloody too.
The teachers, too?
The teacher above all. Not the older ones, of course... the young girls. Have you any idea of the seriousness of what's happening? There are teachers indoctrinating children and encouraging them to demonstrate - that's criminal behaviour!
But you realise what they would say in Europe after something like you suggest? "Fascism returns to Italy", they'd say.
Rubbish, it's the democratic way - put out the flame before the fire spreads.
What fire?
I'm not exaggerating when I say I truly believe that terrorism will return to bloody the streets of this country. And I wouldn't want people to forget that the Red Brigades (BR) were not born in the factories but in the universities. And that the slogans they used were used before them by the Student Movement and the trade union left.
So you think it is possible that history will repeat itself?
It's not possible, it's probable. That's why I'm saying: let's not forget that the BR were born because the flame was not put out in time.
Veltroni's PD is on the side of the demonstrators.
Look, I can't in all honesty see Veltroni taking to the streets and risk getting a cracked skull. You're more likely to see him in some exclusive club in Chicago, applauding Obama.
He won't take to the streets with a stick in his hands, sure, but politically...
Politically, he's making the same mistake that the PCI made when the troubles (The widespread progressive protest movement which began in the late 1960s) started: it backed the movement, deluding itself that it could control it, but when it too became a target, as was bound to happen, it soon changed its mind. The so-called hard-line adopted by Andreotti, Zaccagnini and me was suggested by Berlinguer (Leader of the PCI from 1972 to 1984)... But today we've got the PD, an ectoplasm led by another ectoplasm. And that's another good reason for Berlusconi to be more prudent.

17 comments:

Anonymous said...

el caro vecchio cossiga, quel con la k- el ministero dei interni de una volta- sdoganà poi come un vec rincoionì - ogni tanto el se vien fora con un mix de realtà e balle per intimidir in maniera mirata determinati organi o persone (col ricatto dei segreti che el sa perchè lui stesso ga contribui a crear, vedi la favoletta delle br)
ormai la gente sè sufficentemente apatica per sentir robe simili senza reagir (una volta el faseva discorsi più fumosi), ma le sfere che conta senti simili messaggi in maniera ben diversa
quindi: la famosa intervista non sè rivolta al popolo (figurarse se val la pena de intimidir un branco de piegure) nè a quela ciota pel cul de "protesta" che sè in sto periodo, ma a qualchedun in particolare che cossiga sa ben.

el bel se che se te ghe conti alla gente che lo stato usa infiltratori, agitatori e pestaggi la gente non ghe crede... nemmeno quando se quel "stato" stesso a dirlo chiaro e tondo.

comunque fa rider l'ingenuità dell'intervistator che parla de "ritorno" del fascismo, come se sia mai sta un momento del dopoguerra in italia che non sia stà fascista...

mz

Ermes said...

beh per quanto riguarda la protesta, sono ovviamente favorevole, tu perche` ti lamenti a riguardo?

su cossiga sono abbastanza d'accordo, ma secondo te a chi mira?
in realta` ultimamente ho anche l'impressione che spari cazzate a caso solo per il gusto di farlo, visto che e` vecchio e puo` permetterselo (tra le altre cose si`, per tutta la merda che ha sotterrato negli anni)

Anonymous said...

son d'accordo anche mi (con riserva de alcuni distinguo) sui motivi della protesta; ma dal punto de vista pragmatico? cosa la otterrà immersa in sto sistema economico-"politico"?
che senso gà esser pedine incazzade, ma pur sempre pedine?
però de sti tempi se dovemo accontentar de questo.

la facciata da "sparo cazzate a caso" iera più una fase -voluta - de fine anni 90, adesso semo alla fase sedicente serio intellettuale...discorsi alle università ecc.. per el vero target diria (a intuito) che lo sa solo cossiga, nel senso che sè probabilmente un de quei attori "dietro le quinte" che gavemo noi (?) taliani... ma se dovessi approfondir de più, e non val la pena.

traslando el discorso: sti "neonazi" che doveva copar obama ma su cui la stampa usa gà sorvolà?

mz

Anonymous said...

invece val la pena de legger sto ciclo della fondazione de asimov?

Ermes said...

ele...?

(sta attenta pero`: se glielo consigli lui lo leggera` con scazzo sostenendo dal principio che non gli piace, poi scrivera` un suo ciclo della fondazione e infestera` il blog coi suoi commenti. Se dici NO invece il mondo sara` libero.)

(Tra l'altro sapevi che nelle carte da gioco in olanda, il Jack si chiama Boer?)

Anonymous said...

boh, son daccordo con francesco.
sinceramente non credo che cambierà tanto dopo queste manifestazioni.
pur non condividendo el decreto della gelmini (che xe un metodo per camuffar un bisogno de far cassa) , mi son favorevole alla partecipazion de privati nelle università-
el dibattito xe aperto!

Anonymous said...

te son d'accordo con mi de legger con scazzo el ciclo della fondazion?

...comunque "partecipazion de privati nelle università" non sè semplicemente un sdoganamento de una situazion sommersa attualmente già esistente?

mz

Anonymous said...

la vedo in questo modo qua:
1) come xe des l'università xe una merda, perchè cmq i baronetti i fa quel cazzo che i vol, i ricercatori e i assistenti xe schiavi mal pagadi e i studenti no xe spronadi a imparar.
2)mi ditta privata digo: me servi ingegneri formadi con i controcazzi, perchè devo perder tempo a farghe formazion in azienda? quindi decido che investo su de lori: metto i schei e ghe dago ai studenti dei boni prof e delle strutture adeguade. alla fine dei corsi ai meio ghe propongo de vignir a lavorar con mi.
3)adesso riva el studente de lettere e filosofia che dixe:"ecco, la tua xe una idea fasista e classista perchè a noi de lettere nisun ne caga".
a parte el fatto che far lettere e filosofia nel 2008 in italia xe esser el taffazzi della situazion, ma ricordo che (come i fa in america) esisti fondazioni proivate apposta per le arti umanistiche, quindi nissun riarria fora.
4) son stufo de sintir che tutti ga de far l'università. la vera disfatta dell'università xe stada la riforma del 3+2 cove xe nati 3000 "corsi universitari" tanto per far creder che tutti pol diventar dottori...

Anonymous said...

"boh, son daccordo con francesco."

COSSIGA...

Eleonora said...

Per il ciclo della fondazione: A me era piaciuto molto, ma l'ho letto a 14 anni...

Per la privatizzazione delle Universita`: non sono contraria di principio, ma e` una cosa estremamente pericolosa. Vedi in America, dove ci sono pochissime universita` decenti e la stragrande maggioranza hanno il livello piu` o meno delle nostre elementari, dove anche in quelle buone falsificano i risultati per ottenere fondi e dove selezionano studenti e ricercatori solo in base a quanti soldi possono portare. Il sistema com'e` applicato in America e` palesemente un fallimento, e una privatizzazione lasciata in mano al governo italiano promette di essere anche molto molto peggio, fomentando varie mafie, mazzette e corruzione. Per cui al momento direi che sono contraria. L'idea e` buona ma necessita assolutamente di fondarsi su una societa` costretta all'onesta`, e non e` assolutamente il caso in Italia. Non risolverebbe la preparazione degli studenti, la paga dei ricercatori e la qualita` generale dell'Universita`. Inoltre anche nel caso della buona fede, bisogna stare molto attenti a non preparare tecnici, ma persone di cultura. E questo le aziende non possono farlo.

Anonymous said...

son d'accordo, alla fin fine in italia vigniria fora un pastrocio.

Anonymous said...

Salve, a proposito dei problemi, con la nuova legge sull'editoria xe' giornali con l'acqua alla gola. In particolare el manifesto sta raccogliendo donazioni per sopravviver. No xe' certo el mio giornal preferito, pero' magari qualchedun vol dar una mano:
www.ilmanifesto.it
Nicola

Anonymous said...

beh alla fin fine sè el giornal meno peggio de italia.
...anche se sè sei anni che i raccogli fondi "altrimenti ne tocca serar e se seremo se colpa vostra"...

invece el tuo giornal preferito qual sè? (e tutti: el piccolo (e la gente: el giornale (e i altri: libero)))

comunque: sta centralità dell'"impresa" nella società (nella vita dei sudditi) che ormai demo per scontada?
l'arte che diventa design? (frase che non centra granchè ma che me son sognà l'altra notte e se tutto el giorno che cerco de cazzarla in un contesto che sia anche minimamente attinente)


dovessi far frasi con meno parentesi?

maledetta grappa de rosa...

ultimamente el venerdi sera sè venerdi cinese.

mz

Anonymous said...

ot: sheldrake sè uno scemo? sti campi morfogenetici?

Ermes said...

ma "l'arte che diventa design" e` un modo per convincer gaia ad appendere i tuoi disegni di gesu`?

cmq sul mio giornale preferito non saprei... non sono molto esperto di stampa italica...
fino a un paio di mesi fa avrei potuto dire il sole, ma ultimamente e` un po' troppo scandalosamente pro governativo.
L'unita` non mi dispiace, ma a volte sento il bisogno di leggere anche di come la pensano gli altri.

(Tipo un'accoppiata La Padania e Quotidiano Nazionale? Gouh...)

Cmq ovviamente tendo a leggerli solo via internet per cui forse non vale.

Anonymous said...

veramente l'ultima campagna che sto fasendo sè per appender el disegno del babbuino fallico, ma per ora go scarso successo...

mi: "mmmh.. el design diventa disegno tecnico?"
la gaia: "comunque no"


bretelsi

Anonymous said...

la domanda xe:
servi stampar così tanti quotidiani nazionai se dopo nissun i li leggi e i devi per forza pianzer el morto perchè senza contributi statali (vedi miei schei) non i vivi?
a proposito de schei de buttar

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